venerdì 31 maggio 2013

Pesca sportiva alla trota nei laghetti

Salve sono Maurizio Pierotti da Pisa e sono un pescatore di spinning. Vorrei oggi farvi una lezione di pesca alla trota nel laghetto. Questi pesci sono molto astuti: preferiscono stazionare vicino alle rocce e tronchi sommersi ed inseguire i piccoli pesci, ma il loro cibo preferito sono gli avannotti di rana. Le trote che si trovano al laghetto sono tutte di allevamento. Ovvero vi sono degli allevamenti che riproducono questi pesci e poi li vendono ai laghetti di pesca sportiva. Questi le immettono nei laghetti quando ci sono dei pescatori che poi si dilettano a pescarle con le diverse tecniche ammesse. Le esche più utilizzate per la trota sono le camole della farina e del miele, la pasta d'acciughe, i bigattini e gli artificiali metallici o dorati. Lo sport della trota a laghetto viene effettuata con la tecnica dello spinning, bombarda o galleggiante, tutte tecniche che provocano l'aggressività del predatore con esche più o meno in movimento di modo da  stimolarlo a beccare la nostra esca ed a rimanervi allamato. Quindi vi svelo un segreto: per pescare bene la trota occorre muovere bene l'esca e capire in quel momento cosa e come le attira. Lo spinning è una tecnica che si usa una canna in carbonio da 2,40 mt e un artificiale metallico recuperato . Questa pesca viene praticata per laghi di piccole dimensioni o torrenti usando artificiali argentati o dorati. Gli argentati sono usati per l'inverno ,e i dorati per l'estate. La bombarda è un galleggiante affondante di forma a pera. Il suo utilizzo è a recupero infilzando all’amo esche larviformi come le camole e i caimani. Questa tecnica è usata perché il suo movimento accattivante stimola le trote. La pesca con il galleggiante e' la pesca più antica che c'e'. Questa pesca va' fatta con piccoli colpetti con la canna in modo che l'esca si muova dolcemente nell'acqua stimolando con questo movimento le trote. Questi pesci sono molto astuti: preferiscono stazionare vicino alle rocce e tronchi sommersi ed inseguire i piccoli pesci, ma il loro cibo preferito sono gli avannotti di rana. Per la visuallizzazione della mia foto andate su facebook oppure al laghetto" pruniccio " a montramito- massarosa(lu) intoscana.li sono un cosigliere del sign. Paolo,gestore del lago. Li ci sono,carpe,tinche -salmerini,black bass, storioni. Distinti saluti da Maurizio detto il "killer di pisa". Vi ricordo anch eche le torte pescate al laghetto sono ottime da magiare, quindi poi dopo pescato a casa si fa una bella cena.Qui il video.

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venerdì 24 maggio 2013

La Cordella

Come abbiamo avuto modo di ricordare diverse volte gli anellidi a pesca sono utilissimi nella stagione estiva quando i pesci tendono ad essere più scettici nei confronti delle esche di pescheria e si avventano più facilmente sulle esche tipo vermi. La cordella è un verme da pesca molto utilizzato in alcune regioni. Si presenta come un verme lungo 40 - 60 cm, dal diametro di massimo un centimetro e di colore rosso. La sua più grande qualità è la possibilità di conservazione a temperatura ambiente, cosa che lo rende idoneo a pescate lontano da casa in assenza di frigorifero. D'altro canto se andiamo a pesca e ci avanzano diversi capi possiamo metterli con la loro scatoletta di plastica all'ombra e dureranno di sicuro almeno una settimana, avendo cura di ripristinare la corretta umidità tramite acqua distillata. Il veme abbiamo visto che si presenta molto lungo, motivo per cui per innescarlo dovremo tagliarne una parte partendo sempre dalla coda. Un breve passaggio sull'ago da innesco e poi via sull'amo alla ricerca della grossa preda. Dato il costo contenuto e la grande quantità di vermi per scatola (in genere 4) sono sempre consigliati inneschi abbondanti, in caso di pinnuti poco reattivi a questa esca occorre solo aggiungere sulla punta dell'amo pochi centimetri di esca rossa. Vi ricordo che la cordella è reperibile nei negozio di pesca solo in primavera ed estate a causa delle sue esigenze climatiche. Tra i pesci attratti da questa esca ricordiamo le mormore e le orate, oltre a tutti i pesci di fondo in generale.

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lunedì 20 maggio 2013

Artificiali per il bass: Lo Spinnerbait

Lo spinner bait è un artificiale nato negli usa per pescare i bass, ma che da ottimi risultati anche per i lucci. La sua forma molto particolare serve per incuriosire il pesce e apingerlo all'attacco per "eliminare" uno strano animale che gli nuota vicino. E' costituito da uno scheletro di filo di acciaio a forma di V alla cui estremità superiore troviamo una o due palette metalliche di colore oro o argento che servono a rifrangere l aluce e lanciare nell'acqua flash di luce. All'estremità inferiore abbiamo un piccolo jig con testa iombata ed amo nascosto tra i tentacoli che è la vera esca e che viene puntualmente attaccato dal bass. A pesca occorre lanciare lo spinnerbait nei pressi dei canne, ostacoli nascosti, rive, muretti e lasciarlo affondare per alcuni secondi. Giunto alla profondità desiderata possiamo iniziare un recupero lento intervallato da abbassamenti della cima. In questo modo lo spinnerbait avrà un andamento ciclico di salita e discesa nell'acqua che spingerà il bass all'attacco. Questa esca spesso si rivela risolutiva in presenza di pesci apatici, lenti o svogliati o in laghetti con altissima pressione di pesca. Disponidili sul mercato in tante taglie e grammature in gerere sono da utilizzare quelle leggere per sinuosità e lentezza del nuoto. Qui il video dello spinnerbait all'azione.

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martedì 14 maggio 2013

Pesca con il coreano in foce

Questo articolo ci è stato chiesto da un amico di facebook che nello specifico ci chiedeva come utilizzare il coreano in foce e se e perchè questa esca era attrattiva. Iniziamo con il ricordare che il coreano è un verme importato dal vietnam in grosse confezioni che una volta giunto in italia viene selezionato e confezionato nelle scatolette che poi aquistiamo. Questo verme è molto utilizato per tutti i tipi di pesca in mare in quanto il costo basso lo rende una tipica esca da tentativo. Il meglio di se viene però espresso nella pesca in foce dove i pesci lo confondono facilmente con vermi che abitano le acque dolci e salmastre o anche con le anguilline (di cui sono ghiotte le spigole). L'innesco più attirante è sicuramente quello che prevede l'amo circa un centimentro sotto la testa del verme e poi tutto il corpo libero di muoversi. In questo modo il coreano no viene nemmeno ucciso e quindi muovendosi emette vibrazioni che attirano i pesci. Ricordate che in queste conizioni può fare come o meglio del coreano il salterello o tunisino, verme di dimensioni leggermente minori ma molto più mobile, e quindi maggiormente adescante. Qui il video per vedere l'innesco del coreano con l'ago.

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mercoledì 8 maggio 2013

Come fare un terminale per la pesca a ledgering

Abbiamo visto come prepararci alla pesca a ledgering, quale attrezzatura acquistare e quali sono i principi di questa tecnica. Orta per andare a pesca manca solo la preparazione del terminale. Vi ricordo che essendo questa tecnica di derivazione anglosassone e di adattamento dalle acque interne i terminali e le preparazioni si sprecano. In questa sede a noi interessa solo preparare un buon terminale versatile, catturante e pratico. Vi ricordo di munirvi di canna da ledgering (potete anche adattare una bolognese 4 mt e grammatura idonea alle zavorre) mulinello 4000 di discreta qualità e shock leader possibilmente da 0,30 o 0,40 mm. alla fine dello SL fate un'asola alla quale attaccherete il terminale con un moschettone ad aggancio rapido. Munitevi ora di:
2 mt di filo dello stesso diametro dello SL che farà da trave
2 girelle
1 moschettone
1 antitangle
1 perlina gommata mormida
1 pasturatore.
Ad una estremità del trave legate con un nodo palomar la girella, poi inserite la perlina gommata e poi l'antitangle con la parte lunga verso la girella. Quindi all'altre estremità del trave legate la girella con il moschettone attaccato. La preparazione del vostro termianle è finita. Un avoltra sulla spiaggia aprite la canna, fate scorrere lo SL negli anelli, quindo all'estremità preparata con l'asola unite il trave preparato a casa tramite il moschettone. Unite all'antitangle il pasturatore e legate il terminale alla girella. Coem misure vi consiglio un 12 per il temrinale e un 20 per l'amo, ma potete anche salire di dimensioni per esche differenti o turbolenza. ICAB

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lunedì 6 maggio 2013

Il beach ledgering in mare

Il beach ledgering è una tecnica di pesca "leggera" nata per le acque interne ma che permette di divertirsi anche in mare quando il meteo non promette mareggiate storiche e le scadute sono lontane anni luce dalle nostre spiaggie. Il beach ledgering consente di sfruttare a mare calmo le nostre spiaggie e i moli, i porti e le scogliere. Necessita quindi di attrezzi appositamente studiati per avere leggerezza e flessibilità di utilizzo. La zona di pesca in genere è raggiungibile nella media anche dai pescatori meno esperti ed attrezzati. Mancando mare mosso e forti correnti si preferisce stare in pesca con fili sottili, ami leggeri e complessi pescanti adatti alle situazioni di alta visibilità. Questa pesca si effettua di giorno piuttosto che di notte e come esca utilizza sempre arenicola, coreano, bibi, cozza, bigattino a differenza delle acque interne dove le esche sono sempre e solo i bigattini. Le prede che ricerchiamo sono orate, mormore, spigole, muggini e altri pesci che popolano le spiaggie. Ovviamente gli orari notturni saranno i più redditizi in quanto i pinnuti saranno maggiormente attivi. Gli spot saranno scelti in base alla presenza di foci o piccoli corsi di acqua, scogliere sommerse, canaloni o buche.

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giovedì 2 maggio 2013

Cattura dentice




Continua la carrellata di catture che i nostri amici di Segreti della pesca ci inviano tramite facebook. Oggi pubblichiamo le immagini inviate da Ivan F. che ci ha scritto il seguente messaggio: Si da il caso che sabato ho avuto la fortuna di allamare un bel dentice! ciao Ivan. Ancora complimenti e inviaci maggiori dettagli sulla cattura. Ivan: con grande piacere! L'ho pescato con la tecnica del light gigging usando un inchiku neutro montato con octopus e perlina fluorescente. Il dentice é risultato di 5,2 kg e ha mangiato a pochi metri dal fondo su fondale di 70 metri.

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