mercoledì 30 settembre 2009

Prede: La trota

La trota (Salmo trutta) e un pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia dei Salmonidi. La sua presenza si riscontra in tutta europa. Esistono molti tipi di trota in natura ma purtoppo le trote autoctone di torrente sono state soppiantate da quelle di allevamento sia in natura che in laghetto a causa della maggiore resistenze delle seconde. Attualmente i tipi di trota reperibili in italia sono: la trota iridea, la trota fario, il salmierino, la trota marmorata, la trota lacustre e la trota di lago. Il corpo è quello tipico dei salmonidi, solo con bocca sensibilmente più piccole. La trota è un vorace predatore, dai crostacei agli inseti sino ai topi e le rane, altre trote di piccole dimensioni tutto rappresenta un potenziale pasto. Attacca con forza, e ciò la rende un pesce divertente da pescare. Tra le varie trota la fario (autoctona) è la più difficile da allevare in quanto necessita di acqua purissima ed ossigenata mentre la trota iridea (originaria delle americhe) si adatta ad acqua melmose e poco ossigenate. A pesca le trote sono insidiate con la pesca al colpo, con la bombarda, il vetrino, spinning, a mosca. Tutte le tecniche danno buoni risultati salvo utilizzarle al momento giusto. Ricordiamo che in acque interne la pesca alla trota è disciplinata da appositi regolamenti e che la pesca durante il periodo riproduttivo è vietata. Inoltre per la pesca in acque interne c'è sempre bisogno della licenza di pesca rilasciata dalle autorità competenti. La trota è uno dei pesci più insidiati nei laghetti di pesca sportiva tanto da essere diventata ultimamente il simbolo dei pescatori sportivi. Attorno a questo fenomeno fioccano gli allevamenti di trote, i lagheti di pesca e la produzione di attrezzatura. Gli esperti e gli appassionati possono passare una divertente giornata a pesca con pochi euro, portando poi a casa anche un bel carniere di trote difficilmente realizzabile in wild water.

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Ricette: leccia stella all'arancia


Per cucinare questo gustoso pesce dei nostri mari avremo bisogno di ingredienti genuini. Se possibile procuriamoci delle arance di giardino o da agricoltura biologica che potremo mangiare a cuor leggero. Avremo inoltre bisogno anche di una leccia stella da porzione per commensale, salvia, sale, pepe, olio. Prendiamo le leccie dal frigo e squamiamole ed evisceriamole. Dopo di che inseriamo nella pancia due fette di arancia per pesce, sale, pepe e poche foglioline di salvia che conferiranno freschezza la nostro piatto. Intanto mettiamo una padella antiaderente sul fuoco e adagiamoci le leccie una volta che questa sarà calda. Facciamo cuocere a fuoco allegro e copriamo. Giriamo una volta i pesci e spegnamo a cottura avvenuta verificando la compattezza delle carni e il colore degli occhi. Condiamo con olio nel piatto e serviamo caldo. Buon appetito.

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lunedì 28 settembre 2009

Gli amici di SdP - consigli per l'inglese


Pubblichiamo una mail di un nostro lettore di facbook che ci chiede: "Ciao a tutti io sn Lore 15 anni di Ischia (prov napoli) e sn un pescatore diciamo alle "seconde" armi...so già abbastanza cose sulla pesca ma quando andavo a pesca insieme ad un mio amico figlio di pescatore lui prendeva dei bestioni ed io mai niente...usavamo pasture diverse e forse è là che sbagliavo nel fare la pastura...etc. Sono qui oggi per chiedere che cosa posso permettermi con la mia canna e mulinello? Il mulinello 8 cuscinetti con lenza 150m dello 0,20 di buona marca (nel muniello entrano fino a 200m dello 0,20. Datemi dei consigli per pescare con la mia attrezzatura senza spendere molto...io uso la tecnica all'inglese con pastura o a calamari...di questi tempi mi sto preparando per andare a calamari...ditemi anche delle info per far attirare dei pesci con la pastura anche dall'odore...grazie".
Caro Lorenzo, eccoci qui a parlare della tua tecnica di pesca. In primis ti consiglio di leggere il nostro articolo sulla pesca all'inglese e di verificare un pò il tutto. Ricorda di caricare il mulinello con del filo 0,14 affondante, prepara lo svolazzo di almeno 1,5 mt con del buon filo 0,10 (in assenza di eccessiva turbolenza) e ami del 20. Misura spesso il fondo e fai in modo che le tue esche durante il loro peregrinare si trovino li. Usa 1 o 2 bigattini all'amo scegliendoli tra i più grosi e vivaci. Pastura poco e spesso, compatibilmente con la corrente, il vento e le onde. Se sei impossibilitato dal vento a pasturare in questo modo compara della colla x bigattini, così sarai sicuro che lavoraranno sul fondo. Veniamo poi alla voce pastura. Puoi comodamente comprare della pastura commerciale o in alternativa creare una ricetta tua. In genere un buon metodo potrebbe essere unire 500 gr di pastura commerciale (compra quella per la spigola) unita a 500 gr di pane grattugiato e 1/2 confezione di pancarrè. Unisci 10 sarde sbriciolate a pezzi piccoli e poi mischia leggermente e lentamente con acqua di mare. Aggiungi acqua mentre mischi facendo in modo che le palle di pastura delle dimenzioni di arance siano dura ma si rompano con un piccolo urto, adattando comunque la durezza alla profondità da raggiungere. Se le vedi polverizzarsi in superficie aggiungi farina bianca per ottenere più resistenza. Mischia comunque bigattini alla pastura e mettili al centro della palla che fai in quanto i bigattini stessi poi attireranno i pesci sul tuo amo. In questo modo si pescano dalle tue parti spigole, orate e seraghi. La tua attrezzatura credo sia giusta considerando la tua età, col tempo poi acquisterai materiale di certo migliore, ma ricorda che le prede spesso prescindono dai soldi spesi per le canne. In culo alla balena.

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sabato 26 settembre 2009

Documentari: I Pesci


Da Segreti della Pesca
L’acqua occupa ben i due terzi della superficie del nostro pianeta e se delle specie animali che popolano le terre emerse ormai sappiamo praticamente tutto ma il mare continua a riservarci parecchie sorprese. Tutto ciò è dovuto sia alla problematiche legate alla esplorazione sottomarina sia alla storica ritrosia ad approfondire questo tema. Comunque sia la vita che possiamo osservare nelle acque è davvero stupefacente. Una moltititudine di colori, forme, abitat ci attendono. Inoltre per chi ama la pesca e la vive in maniera responsabile conoscere il mondo sommerso e i suoi abitanti è una scoperta emozionante, oltra a considerare il grande vantaggio che può essere per il pescatore la conoscenza della biologia marina, delle abitudini dle pesce e di come vive il suo abitat. Tutte queste informazioni possono essere utili per programmare le battute di pesca, reperire le esche, preparare i calamente e via dicendo. Per questo motivo abbiamo fatto questo articolo con un documentario sui pesci, tutte cose importantissime da sapere per avvicinarsi a questo magnifico mondo. Tra i tanti argomenti trattati in questo documentario vorrei porre l'attenzione alla linea laterale, vera arma da guerra dei pinnuti di cui parleremo approfonditamente in futuro. Buona visione a tutti.



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giovedì 24 settembre 2009

Ricette: Leccia stella del pescatore


Da Segreti della Pesca
La leccia stella è un pesce molto diffuso in Italia. Spesso e volentieri lo prendiamo ai nostri ami e poi non sappiamo come cucinarlo. In altrenativa spesso lo troviamo al banco del pesce ma poi ci viene il dubbio: sarà buono, sarà gustoso, come lo cucino?? Innanzitutto consideriamo che le leccie stella sono buone, gustose, pescate nei nostri mari e considerate spesso un pesce povero per cui le portate via con pochi euro. Vi proponiamo quindi una ricetta semplice ma eficace che eslata il sapore e la freschezza di questo pesce: Le leccie del pescatore. Ingredienti: 1 leccia stella di 250 gr per commensale, vino, sale, pepe, aglio, foglie di alloro. Squamete e d eviscerate il pesce, dopo riponetelo in frigo per circa mezz'ora. Intanto Prendete una pirofila da forno e fate un fondo spesso di foglie di alloro, salte e pepate le leccie e poi ponetele nella pirofila con l'aglio. Quindi oliate con cura e fate cuocere per circa mezz'ora a 150 gradi aggiungendo il vino dopo circa venti minuti. Buon appetito.

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martedì 22 settembre 2009

Campionato regionale di surfcasting Friuli Venezia Giulia


Grazie al lavoro svolto dal Responsabile settore mare del Friuli, il Sig. Sergio Miani di Trieste e al Presidente Regionale FIPSAS Sig. Maurizio Peschiulli anche il Friuli Venezia Giulia può vantare un campionato regionale di surf casting. La manifestazione, nella sua prima edizione, è stata organizzata con largo anticipo, per Sabato 19 Settembre 2009, in collaborazione con il GSRD Surf Casting Alto Adriatico. La gara ha preso il via con mezzora di ritardo, alle ore 20.00 a causa di un gruppo di subaquei che ignari occupavano l'area di specchio acqueo interdetta per la manifestazione, che è terminata alle ore 00.30. Il tratto di spiaggia coinvolto dalla manifestazione è stato quello di Lignano Sabbiadoro (UD), a destra del pontile conosciuto con il nome di Terrazza a mare, un tratto tra i più pescosi dell’alto Adriatico. Sin dai primi minuti di gara il pesce ha risposto molto bene e ha permesso di stilare una classifica quanto mai veritiera. In testa per tutta la gara Stefano D'Odorico, del GSRD Surf Casting Alto Adriatico, che si aggiudicherà il titolo di Campione Regionale, che si è ben difeso dai tentativi di rimonta di Bruno Blessano, Gilberto Bertolla e Francesco Negozio. Buona anche la prestazione di Fabrizio Volpetti, uno dei migliori agonisti del Triveneto. Orgoglioso il presidente della associazione organizzatrice che commenta così la manifestazione: - Doveva essere un semplice campionato regionale ma è stata una gara con delle novità a livello nazionale che ha ricevuto commenti positivi da tutte le maggiori associazioni di categoria. Il regolamento prevedeva l'uso di due canne, e che tutto il pescato, sia di misura che sottomisura, venisse immesso in delle vasche da 90lt munite di pompe ossigenatrici fino a fine gara. Sono stati gli stessi agonisti che a fine gara hanno liberato nuovamente i pesci in mare, vuotando le vasche con una sopravvivenza pari al 95% . Le esche poi erano uguali per tutti e fornite dall'organizzazione. Tutto questo è stato organizzato con una quota di iscrizione di 4,00 Euro che rappresenta ad oggi la quota più bassa d'Italia. La cosa più apprezzata dagli agonisti? Vedere i pesci catturati riprendere vivi e vegeti la via del mare aperto; ci auguriamo che la federazione imponga da ora in poi questa formula così da operare una sorta di salvaguardia ambientale. Un particolare ringraziamento, da parte degli organizzatori, va al Tenente di Vascello, Capitano Francesco Cillo della Capitaneria di Porto di Grado (GO) per il supporto e la disponibilità dimostrata e agli sponsor che hanno reso possibile questa formula innovativa, la Fonderia Roma, la Maver Italia e alla ditta Amorini s.r.l distributrice del marchio Princeton.
Classifica
1° Stefano D’Odorico
2° Francesco Negozio
3° Gilberto Bertolla
Classifica per società
GSRD SURF CASTING ALTO ADRIATICO – Campione Regionale

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giovedì 17 settembre 2009

Ricette: Filetti di pesce allo zafferano

Lo zafferano è una spezia molto utilizzata in cucina. Conferisce alle pietanze un colore giallo intenso ed un aroma delicato grazie alla presenza della crocina. Molto apprezzato per i risotti ed altre preparazioni tipiche del centro nord italia. Pochi sanno che lo zafferano è una spezia molto pregiata e costosa di produzione tipicamente italiana (nonostante prodotto di bassa qualità arrivi in grandi quantità dalla cina). Lo zafferano è tipico del centro italia dove si coltivano piante bulbose (crocus sativus) che una volta l'anno fioriscono con fiori viola screziati di bianco. Gli agricoltori vanno in campo alle prime ore del mattino e raccolgono i fiori, una volta effettuato il raccolto del giorno li trasportano in cascina e li separano gli stimmi (la parte del fiore che porta il polline) dal resto del fiore. Solo gli stimmi verranno essiccati al sole e una volta commercializzati prenderanno il nome di zafferano. La ricetta che vi proponiamo è il filetto di pesce allo zafferano. Ingredienti: 4 filetti di spigola o orata o cernia, 4 pistilli di zafferano dell'aquila o (molto meno costosa) una bustina  di  zafferano da cucina, 1 brick di panna, del burro di latteria e del grana padano. Avete cura di utilizzare dle pesce da voi pescato il giorno stesso e sfilettatelo seguendo queste indicazioni. Lavate ed asciugate delicatamente i filetti, poi unite la panna allo zafferano con del sale e mischiate a lungo fino ad ottenere un composto dal colore uniforme. In un bricco ponete due noci di burro e fatele scigliere a fuoco lento, dopo incorporate la panna con lo zafferano. Intanto accendete il forno a 180° lasciate scaldare. Nel frattempo prendete una terrina da forno e metteteci i filetti ricoperti dalla nostra miscela di panna, burro e zafferano. Lasciate cuocere per 15 minuti. Quando pronti servite in tavola con contorno di delicatissime patate lesse a pasta rigorosamente gialla. Buon appetito.

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martedì 15 settembre 2009

Gli amici di SdP a pesca nel fiume Pesa

Salve sono Alessandro Posarelli, cugino del mitico Maurizio Pierotti. Io sono un appassionato amatoriale di pesca alle carpe in fiume. Sono di Montelupo fiorentino, una frazione di Firenze e vado a pesca sul fiume pesa. Da noi c'e' anche un buon vino e cacciagione di cinghiale. Vicino c'e la mitica fabbrica di gelati "sammontana", di cui io sono ghiotto. Io effettuo la pesca con canne in carbonio daiwa 4 mt, filo del 0,20 e galleggiante di 3 gr. Il fiume Pesa e' un affluente dell'Arno, perciò ci sono siluri, cavedani, carassi, anguille e trote. Qualcuno si chiederà: trote nel pesa? Ebbene sì amici pescatori, il pesa è l'affluente più a nord dell'Arno, perciò lontano da fonti di inquinamento. Io pesco con mais coop dolce e pastura paff x ciprinidi. Le toccate delle nostre amiche carpe sono decise. Potete vedere un video su youtube: a pesca con mau. Li ci sono io e mio cugino Maurizio,che effettuiamo grandissime catture di trote e carpe. Mi potete trovare anche su facebook e li ho molte foto. Mi dispiace che non le vedete li ,ma non sono tanto pratico dell'uso del pc. Su youtube sono ipposa1991.

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domenica 13 settembre 2009

Gli amici di Segreti della Pesca in cerca di cavedani



Salve sono Maurizio di Pisa. L'altro giorno sono andato a pesca sul fiume Serchio. Li con la mia bolognese maver di 7 mt. Un galleggiante da 2gr. e filo dello 0,16. Mi sono messo a pescare a passata, il serchio e' un fiume torrentizio perciò l'acqua scorre molto. Ho incominciato a preparare la pastura paf cavedani e ciprinidi ,ma siccome c'e' molta corrente ci ho messo qualche sasso preso dal fondale del fiume. Scusate quasi dimenticavo che insieme alla pastura ho naturalmente aggiunto dei bigattini. Nelle prime ore dell'alba uscivano solo alborelle,ma poi continuando a pasturare mi sono accorto che qualcosa di grosso sarebbe abboccato. Eccolo!!!!!!!! Un bel cavedano di 1,100kg che aveva afferrato al mio amo del 22 con da 2 bigattini rossi. Il cavedano non ne voleva sapere di essere tirato fuori dall'acqua,ma io con la mia esperienza lo faccio prendere due boccate e lo infilo nel guadino. Per me che faccio passata da anni e' una soddisfazione. Questa cattura è stata anche merito del consiglio di segreti della pesca di effettuare pastura paf a grani grossi.grazie mille. Il video che ho fatto è bellissimo e potrete vederlo direttamente sul mio profilo facebook. Se qualcuno viene a Pisa a pesca contattatemi, sarà un piacere dare dei buoni consigli. Arrivederci da Maurizio detto il killer del Serchio. Se mi cercate contattatemi su facebook con questo link.

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mercoledì 2 settembre 2009

Gli amici di Segreti della Pesca

Oggi pubblichiamo il video e la presentazione di un nostro assiduo lettore che ci ha contattato tramite facebook per pubblicare le sue esperienze e le sue catture. Complimenti per le catture e la grande esperienza.

Salve sono Maurizio ho 27 anni e abito a Pisa (il ragazzo nalla prima immagine del video è mio cugino). Frequento la pesca in lago con il Daiwa Group di Pisa, faccio nel tempo libero la pesca alla passata in Serchio, con bolognese Maver di 7m , galleggiante 2 gr. trabucco e lenza ,16 con amo del 14 al cavedano e barbo. Il Serchio e’ un ottimo fiume perché’ e’ torrentizio e le sue acque cristalline provenienti dalle Alpi Apuane ne fa’ un bel vedere per la trota. Pesco anche a spinning con rotante argentato oppure con galleggiante scorrevole con camola o grillo. Per la pesca alle trote vado al lago di Montramito a Massarosa, un laghetto alimentato dalle acque del Monte Meto , li le trote si pescano tutto l’ anno .I prezzi sono convenienti ; 1 canna 10 € e 2 canne 12€. In questo lago ci sono anche carpe, bass, storioni, lucci anche di 15 kg e salmerini. Se venite al lago mi troverete il sabato mattina e vi darò’ senz’altro qualche buon consiglio. Per consigli contattatemi su facebook Maurizio Pierotti.(Ho una maglietta nera e uno stemma hard rock).

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